Una partita di Bianchello destinata all’Olanda e bloccata, prenotazioni disdette e agriturismi che meditano sul fatto di chiudere anche per non far correre rischi al personale. Il primo giorno da zona rossa per le attività agricole della provincia di Pesaro Urbino passa per le preoccupazioni rispetto alle incertezze di oggi e di domani. Una contrazione dei consumi nella ristorazione che si registra in tutte le attività e che mette apprensione anche ai produttori. Dell’ortofrutta, del settore vitivinicolo, dei formaggi, dei salumi. I locali lavorano meno e comprano meno. Così anche tra gli agriturismi della rete di Terranostra, le strutture legate a Coldiretti, dove in molti – dopo un weekend fatto di parecchie prenotazioni disdette e di sale riempite comunque per metà in ossequio alle disposizioni sulle distanze di sicurezza – stanno pensando di chiudere per qualche tempo.
Resistono in provincia, ma con una serie di accorgimenti per aumentare le misure di sicurezza sanitaria, i mercati di Campagna Amica. Domani, martedì, a Lucrezia (in piazza Martiri di Bologna) e Gabicce (nella zona artigianale di Case Badioli), mercoledì a Fano in via Avveduti (dalle 7.30 alle 13) e a Montecchio (piazza della Repubblica, 7.30-13). Giovedì e venerdì stand a Pesaro, rispettivamente in piazzale San Decenzio (7.30 alle 12.30) e allo Stadio Benelli (dalle 7.30 alle 12.30) e sabato di nuovo Pesaro, in via Lombardia (dalle 7 alle 12.30), e Fano in via Garibaldi (7.30 alle 13). Misure di sicurezza anche negli uffici di zona della Coldiretti e di Impresa Verde. Gli operatori saranno disponibili ai soliti orari ma telefonicamente o via mail. Tutte le pratiche saranno assolte “in remoto” mentre gli uffici riceveranno solo su appuntamento.
Per affrontare la fase emergenziale del Covid-19 la Coldiretti regionale, inoltre, ha scritto all’assessore regionale Anna Casini per richiedere misure a sostegno del settore agricolo, anche per facilitare gli imprenditori agricoli, evitando ulteriori spostamenti sul territorio. Chieste per tutte le aziende agricole marchigiane l’erogazione dei fondi anticipata per le misure agroambientali, con successiva regolamentazione a fase emergenziale terminata. Chiesta anche per gli agriturismi la possibilità di effettuare il servizio a domicilio. Con l’asporto, potrebbero sopperire alla diminuzione di prenotazioni di posti tavola cui si sta andando incontro, secondo le attuali previsioni del comparto. Richiesta, infine, la possibilità di assegnazione automatica del 50% del gasolio agricolo.