Sale vuote, prenotazioni cancellate. Di stranieri neanche a parlarne. È il quadro desolante degli agriturismi della provincia di Pesaro Urbino con le attività bloccate dall’emergenza Coronavirus in vista della Pasqua, il periodo che solitamente apriva la stagione delle gite fuoriporta e dei ponti festivi. Tra gli agriturismi di Terranostra, l’associazione delle strutture legate a Coldiretti, alcuni si sono adoperati per le consegne a domicilio. Con la domenica pasquale alle porte sono stati proposti menu completi che, su richiesta, saranno consegnati direttamente a domicilio e in tutta sicurezza secondo le misure adottate per il contenimento del contagio da Covid-19.
Per piatti della tradizione cucinati con la maestria dei cuochi contadini ci si può rivolgere a
Agriturismo I Castagni della Pianella (Lunano, tel. 333 5303520 o 338 9752571)
Agriturismo Pieve del Colle (Urbania, tel 338 6103688 o 328 3633384 o 329 1930437)
Locanda Montelippo (Vallefoglia, tel e whatsapp 0721 416735)
La provincia pesarese è la prima in regione per numero di attività. Quasi il 30% dell’intera regione secondo uno studio di Coldiretti Pesaro Urbino su dati Istat. A rischio, con l’emergenza Coronavirus, c’è una forza importante dell’economia delle aree interne. Un agriturismo su quattro è situato in area montana, sopra i 700 metri sul livello del mare. Quasi il 38% delle attività vede al timone una donna. Un turismo di qualità e amico dell’ambiente. Basta pensare che quella di Pesaro Urbino è la quarta provincia d’Italia per agriturismi certificati bio, secondo i dati Biobank relativi alle aziende agricole biologiche che svolgono anche attività ricettive e di ristorazione.