28 Marzo 2012
COLDIRETTI MARCHE, NUOVA LEGGE NON ESCLUDA AGRICOLTORI DA GOVERNO PARCHI

La nuova legge di riforma delle aree protette non escluda gli agricoltori dalla gestione dei parchi. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti Marche in merito alla discussione della pdl presentata dalla Giunta regionale delle Marche, al centro da qualche settimana di confronti e polemiche, che ne stanno ritardando l’iter in Consiglio. L’attuale formulazione lascerebbe fuori dal consiglio di amministrazione del parco la componente agricola, con la soppressione del Consiglio direttivo. Una scelta che non tiene conto del ruolo dell’agricoltura all’interno delle aree protette, sia per assicurare una costante manutenzione del territorio, indispensabile per evitare problemi di dissesto idrogeologico, sia per sostenerne lo sviluppo. Lo strumento adatto per la gestione delle aree protette, secondo Coldiretti, resta inoltre il Piano per il parco dove vanno individuate le misure relative non solo alla tutela dell'ambiente, ma anche tutte quelle azioni che ne favoriscono lo sviluppo economico conciliando l'esigenza di protezione della natura con quella di garantire l'esercizio di attività economiche diversificate (agricoltura, turismo, artigianato, attività ricreative ecc.). Il tutto attraverso attività progettuali finanziabili con fondi comunitari e nazionali per le quali è necessario che il personale dipendente dell'ente parco abbia professionalità adeguate. Ma nella nuova legge va inserito anche il problema dei danni da fauna selvatica, assicurandone il contenimento ma anche adeguate procedure di risarcimento.

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