2 Marzo 2020
Gli agricoltori subiscono danni e l’Atc invoca la Procura: “Malavolta si dimetta”

Chiedere il risarcimento per i danni subiti a causa della fauna selvatica e ricevere in cambio la trasmissione degli atti in Procura. Ha dell’incredibile quanto avvenuto ieri nel corso della riunione del Comitato di Gestione dell’Atc Pesaro 1, durante la quale il presidente Alberto Malavolta ha chiesto di essere autorizzato a inviare alla Procura della Repubblica tutte le richieste di risarcimento del 2019 - oltre 300 - arrivate dagli agricoltori dei 30 comuni dell'area (Auditore, Belforte all'Isauro, Borgo Pace, Carpegna, Fermignano, Frontino, Gabicce Mare, Gradara, Lunano, Macerata Feltria, Mercatello sul Metauro, Mercatino Conca, Montecerignone, Montecopiolo, Montegrimano, Montecalvo in Foglia, Montelabbate, Peglio, Pesaro, Petriano, Piandimeleto, Pietrarubbia, Sant'Angelo in Vado, Sassocorvaro, Sassofeltrio, Tavoleto, Tavullia, Urbania, Urbino, Vallefoglia) che hanno subito danni dalle incursioni di cinghiali, caprioli & co. Coldiretti Pesaro Urbino arriva a chiederne le dimissioni per una presa di posizione gravissima e offensiva nei confronti di tutti gli imprenditori agricoli che da anni sono costretti a fronteggiare un’emergenza che cresce di anno in anno. Basti pensare che l’entità delle richieste di danni - oltre 800mila euro, lamentano le aziende - è quasi triplicata rispetto a quella dell’anno precedente. L’importo riconosciuto è stato di circa 300mila euro.

“Questo avviene – spiegano da Coldiretti – perché la procedura prevede che la stima dei danni sia effettuata da un perito dell’Atc. Il che è sfavorevole per l’agricoltore che, per opporsi, è costretto a incaricare un proprio perito e, successivamente, affrontare un contenzioso in sede civile contro l’Atc. Ciò, ovviamente, considerando i tempi e i costi, spinge gli agricoltori ad accettare le stime al ribasso. Invece di inviare le carte alla Procura questo ente dovrebbe cercare di effettuare una più corretta gestione della fauna, in modo da limitare i danni alle imprese agricole”. Nel corso del Comitato la richiesta del presidente Malavolta è stata contestata con forza dal nostro rappresentante, ma è stata comunque vergognosamente deliberata. Insieme a Coldiretti hanno votato contro anche le altre componenti degli agricoltori. “Oltre ad essere amareggiati e pronti a contrastare questa iniziativa - dicono da Coldiretti Pesaro Urbino - ci stupisce il fatto che anche le rappresentanze del mondo venatorio e lo stesso rappresentate del Comune di Urbino abbiano sostenuto l’offensiva tesi del presidente Malavolta. Ci chiediamo se il sindaco Maurizio Gambini, con il quale c’è sempre stato un dialogo costruttivo, ne fosse informato e cosa pensa dell’operato del suo rappresentante. Coldiretti è per la legalità. Se il presidente Malavolta ha ragione di ritenere, sulla base di circostanze oggettive, che vi siano richieste di danni mendaci è giusto e necessario denunciare, soprattutto per rispetto di tutte le imprese che non senza difficoltà subiscono sistematicamente danni. Altrimenti si dimetta perché è inaccettabile trattare centinaia di imprenditori onesti alla stregua di truffatori”.

seguici su 👍